La Via Lattea infrarossa vista da Herschel

Pubblicata a cura del progetto Hi-Gal la prima mappa dell’intero piano della nostra galassia nel lontano infrarosso. Il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra nel team che ha prodotto le immagini.
La Via Lattea infrarossa vista da Herschel

La nebulosa M16 (nebulosa dell’Aquila), autentica fucina di stelle, nelle mappe di Hi-Gal. Le regioni blu sono quelle in cui le stelle si stanno formando

Il progetto Hi-Gal (Herschel infrared Galactic Plane Survey) ha utilizzato i dati del satellite Herschel dell’ESA per creare una mappa ad alta risoluzione dell’intero piano della nostra Galassia, così come appare in cinque bande di frequenza dal lontano infrarosso fino alla banda submillimetrica. Le immagini, che coprono circa 800 gradi quadrati (pari al 2% del cielo), campionano accuratamente il piano della nostra galassia, e ne svelano la complessa trama di gas e polvere cosmica entro cui si formano le stelle. Questo processo non può essere osservato con i tradizionali telescopi ottici perche’ queste nubi sono opache alla luce visibile. La radiazione infrarossa, invece, ci porta informazioni preziose complessi meccanismi fisici che sono alle base della formazione stellare, provenendo dalle regioni “calde” in cui, per azione della gravità, la materia si addensa permettendo ad una stella di formarsi, circondata dal “freddo” mezzo interstellare.

Le mappe di Hi-Gal, pubblicate a corredo di un articolo scientifico che ne illustra le caratteristiche (http://dx.doi.org/10.1051/0004-6361/201526380) costituiscono una preziosa risorsa per l’astrofisica della formazione  stellare e per la comprensione dei meccanismi che sono alla base dell’evoluzione del complesso ecosistema galattico, in cui la materia viene continuamente riprocessata per dar vita a nuove stelle.

Al progetto Hi-Gal, guidato da Sergio Molinari di INAF/IAPS, ha partecipato il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra di UNIFE, col team di Paolo Natoli. Il ruolo del team ferrarese è stato determinante per la creazione delle mappe di cielo di Hi-Gal a partire dai dati “grezzi” del satellite Herschel, processo che ha rappresentato una sfida notevole di ricerca e va sotto il nome di “map making". Il punto chiave è riuscire a condensare questi dati in immagini, senza alterarne l’informazione scientifica che esse contengono — vero obiettivo delle successive analisi —  utilizzando algoritmi efficienti che consentano una trattazione agevole del problema, infattibile con strumenti tradizionali. La ricerca ha richiesto la sviluppo di algoritmi dedicati e l’uso di supercalcolatori oltre ad anni anni di lavoro di giovani scienziati, molti dei quali precari.

Rassegna stampa:

http://www.estense.com/?p=544481

http://lanuovaferrara.gelocal.it/tempo-libero/2016/04/30/news/unife-mappa-la-nostra-galassia-1.13395097

http://www.repubblica.it/scienze/2016/04/22/foto/via_lattea_incubatrice_di_stelle_ecco_il_censimento_del_satellite_herschel-138198469/1/#1

http://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/il-satellite-herschel-svela-la-materia-di-cui-sono-fatte-le-stelle/236686/236449

http://www.unife.it/news/2016/aprile/la-nostra-galassia-mappata-grazie-al-programma-hi-gal-a-cui-partecipa-anche-unife